L'idea
Abbiamo iniziato con il restyling del sito ufficiale, progettato per raccontare l’atmosfera unica del locale: dalle finestre panoramiche al gusto dei piatti, dal menu all’esperienza complessiva. Il design responsive e le sezioni dedicate (menu, aperitivi al tramonto, eventi privati) rendono facile navigare e prenotare un tavolo.
Parallelamente, abbiamo sviluppato una strategia social efficace, supportata da campagne di Facebook e Instagram Ads che promuovono i piatti speciali del giorno, gli aperitivi al tramonto e le prenotazioni per eventi privati. I contenuti creati – foto, video, storytelling – valorizzano il legame tra territorio, cucina e lifestyle autentico.
Il progetto
Il nostro approccio creativo da social media manager si è concentrato su contenuti emozionali: immagini del mare all’ora blu, video di chef in azione, storie che documentano eventi privati e degustazioni en plein air. Queste narrazioni hanno costruito un engagement autentico, attirando curiosi e fidelizzando clienti.
Il restyling digitale
Le campagne social hanno generato un aumento costante delle prenotazioni dirette e delle richieste di informazioni via WhatsApp. Il sito ha registrato un traffico organico più qualificato, mentre i post e le sponsorizzazioni hanno amplificato la brand awareness del locale su target turistici e locali.
I prossimi passi
Il nostro obiettivo ora è continuare a rafforzare la comunicazione stagionale del Moletto, ampliando il calendario editoriale con contenuti ancora più coinvolgenti, esperienziali e coerenti con l’identità del locale.
Intensificheremo le campagne pubblicitarie nei mesi chiave per intercettare nuovi turisti, promuovere eventi esclusivi e incentivare le prenotazioni online.
Stiamo inoltre valutando l’introduzione di nuovi strumenti digitali per facilitare la gestione delle prenotazioni e migliorare l’esperienza utente, sia sul sito che attraverso i social.
Il Moletto non è solo un luogo, ma un’esperienza. E continueremo a raccontarla, con immagini, parole e strategie che lasciano il segno.
